lunedì 9 maggio 2016

La donna sta ricamando a punto scritto le camicie di Gregory con un disegno blackwork che usa anche la regina: è Caterina, infatti, a cucire le camicie del re.
"Se fossi in lei, gli lascerei l'ago dentro", dice lui.
Liz sogghigna. "Ne sono certa".
Si era fatta silenziosa e arcigna Lizzie, lui le raccontava cosa aveva detto il re nel suo incontro con la regina. Mentre aspettavano il giudizio sul loro matrimonio, le aveva detto, avrebbero dovuto separarsi: voleva forse ritirarsi dalla corte? No, aveva risposto lei, non sarebbe stato possibile. Si sarebbe rivolta a degli avvocati canonici, aveva detto, e lui, il re, avrebbe dovuto procurarsi degli avvocati migliori, e dei preti migliori: e poi, quando erano cessate le urla, più di qualcuno con l'orecchio schiacciato contro la parete, l'aveva sentita piangere.
"Non gli piace vederla piangere".
"Gli uomini dicono...." Liz prende le forbici, " Non sopporto le donne che piangono" come chi dice: "non sopporto questa pioggia". Quasi non c'entrassero nulla con quel pianto e fosse una delle tante cose che accadono".
"Io non ti ho mai fatto piangere, mi pare".
"Solo dal ridere", risponde.
La conversazione scivola in un silenzio rilassante: lei ricama coi suoi pensieri, lui medita sul cosa fare col denaro.

Hilary Mantel - Wolf Hall





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