Eccomi, rompo il silenzio prima della data prevista, mi mancava la vostra compagnia, sono stati mesi lunghissimi.
Finalmente è finita; questa interminabile, afosa, caldissima, arida estate. Si capisce che non la amo (più)? HO capito che c'è un tempo per tutto, da giovane (qualche decennio fa) stavo in spiaggia ad arrostirmi dalla mattina alla sera, ora è già tanto se in spiaggia riesco a trascinarmi nel pomeriggio... è un dato di fatto: mal sopporto il caldo.
In questi mesi non ho combinato molto, ho fatto qualche riparazione a dei capi invernali, ho navigato e scoperto nuovi blog di cucito, ho letto (molto) e ho cucito una nuova maglia in jersey con un pannello avanzatomi da QUI.
Ne è venuta fuori una nuova maglia con il retro in nero, lo scollo questa volta è più generoso della sua "gemella".
Adoro questa fantasia, mi piace il colore di fondo, la consistenza della maglina, tutto! Mi pento di non averne comprati più pannelli, ma è sempre cosi'..
maglina nera.... per capire qual'è il dritto ci metto su un pezzetto di adesivo in carta.... vale anche per tutti quei casi in cui il davanti e il retro sono difficili da individuare a colpo d'occhio.



variante sul precedente modello: piccoli spacchi laterali.
Allora, come vi dicevo, ho passato molte notti a navigare, un piccolo piacere personale quando tutto si ferma e il sonno non arriva. Ho scoperto nuovi blog e questi che vi segnalo sono stati veramente una piacevole scoperta, perché? Perché sono giovani donne che hanno scelto il cucito, il confezionarsi gli abiti da sole come scelta di vita, una scelta consapevole per sfuggire al "sistema produttivo della moda seriale" ovvero tutte quegli empori di moda che vendono magliette e capi a pochi euro, ma vi siete mai domandate come fanno a starci dentro? Ecco, se sono riuscita a incuriosirvi un po' date un occhio a:
FASHION REVOLUTION ITALIA - ovvero, usare i vestiti, l'abbigliamento, in modo più consapevole. Abbiamo veramente bisogno della decima maglietta bianca? della quinta borsa? scarpe? Oppure possiamo decidere di essere soddisfatti (e felici) anche possedendo di meno?
SECONDO PIANO - Sasha - il suo blog è la testimonianza di come, volendo, si possono cambiare molte cose. Mi piace perché ha scoperto che la sartoria è arte, non perdita di tempo. Perché ogni stoffa scelta, manipolata e cucita, ci porterà un prodotto finito che sara' nostro e solo nostro, unico; che non lo elimineremo con facilita' perché ci è costato tempo oltre che danaro.
LA DULSATINA - MARTINA - anche per il suo blog vale quanto detto sopra. Sta frequentando una scuola professionale di taglio e cucito oltre a lavorare; anche Martina è arrivata alla conclusione che confezionarsi i vestiti è fonte di grande soddisfazione oltre che di sostenibilità.
A proposito di sostenibilità, pochi giorni fa ho sostenuto una conversazione con una amica su cosa poter fare per lasciare il pianeta migliore di come l'abbiamo trovato (ovvero, non lasciare una montagna di pattume ai posteri). Io credo che bastino piccoli gesti su larga scala, mi spiego: se ognuno di noi evita di sprecare acqua (magari chiudendo il rubinetto quando ci si lava i denti o quando ci si sta insaponando sotto la doccia) alla fine ci sara' un risparmio. E' sicuramente un piccolo gesto ma se lo adottano centinaia, migliaia, milioni di persone, l'acqua non sara' stata sprecata. Limitare gli sprechi di tutti i tipi ma soprattutto del cibo, evitare il consumismo (abbiamo veramente bisogno di quel che crediamo non poter fare a meno?), ecco, piccole cose ma... forse potrebbero aiutare a lasciare un mondo migliore a chi ci seguirà.
E con questa piccola riflessione vi ringrazio per essere passate dal mio blog, un buon autunno a tutte!
Anna Maria